Astratto e figurativo: le diverse espressioni della pittura

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Conferenza

Nel corso dei secoli le tecniche pittoriche e le forme espressive si sono notevolmente ampliate nella loro varietà e complessità. Nel XX secolo la pittura si svincola dalla sola esigenza figurativa ed alcuni artisti hanno dato origine a ciò che viene comunemente definito astrattismo. Ancora oggi  si contrappone il genere figurativo da quello astratto, ponendo una enorme distanza e non comunicazione tra le due forme espressive. In questa conferenza illustreremo come queste due forme siano solo apparentemente opposte. Documenteremo come l’astrattismo sia sempre stato presente nelle storia dell’arte e che non sia stato introdotto nel novecento, ma è solo grazie ad un cambiamento di atteggiamento nei confronti delle forme astratte che esso si è guadagnato spazio come genere artistico distinto al pari di quello figurativo. Attraverso una rassegna delle diverse modalità espressive cercheremo di individuare gli elementi profondi comuni a questi due generi polari, uniti profondamente dalla necessità comunicativa.

 

 

Seminario

Il seminario consiste in una successione di esercizi, uno per ogni forma espressiva individuata nei nostri studi morfologici, che possa aiutare l’operatore ad ampliare la sua capacità di linguaggio e comprendere quale forma è a lui più congeniale o quale è maggiormente da indagare e sperimentare. Il seminario ha l’obiettivo di dare ampiezza e completezza di mezzi espressivi, senza discriminare o giudicare una forma migliore, peggiore, adatta o inadatta, cioè senza avere il limite di orientare in una direzione figurativa o astratta. La valorizzazione di tutte le forme espressive non è solitamente considerata dalla didattica tradizionale che predilige sempre una forma espressiva rispetto alle altre orientando in questo modo gli allievi verso il gusto personale dei docenti.

 

 

Argomenti del seminario

● Le diverse forme di rappresentazione
● I sensi interni ed esterni
● La trasformazione, deformazione e traduzione degli impulsi
● Il corpo come strumento di espressione
● Corrispondenze tra forme e colori con gli stati interni
● Le caratteristiche delle forme pittoriche

 

A chi si rivolge

A tutti coloro che vogliono scoprire le diverse modalità espressive in relazione al linguaggio pittorico. Partecipazione massima 15 persone.

 

Durata

Il seminario ha una durata complessiva di 16 ore distribuite nelle giornate di sabato e domenica, più la conferenza di 2 ore nella serata del venerdì.

 

Costo

Ogni seminario ha un costo da pattuire con gli interessati.

 

Download scheda seminario


Anteprima della conferenza

 

Le forme espressive come traduzione delle energie vitali

Considerando la diversità degli impulsi provenienti dai vari sensi esterni ed interni (cenestesia e cinestesia) per quanto tutti si uniformino a stimoli elettrochimici registrati nel Sistema Nervoso periferico e codificati nel SN centrale, che possiamo sperimentare come energia vitale corporea, dovremo poter individuare con una certa precisione la fonte degli stimoli. Vi sono stimoli visivi, uditivi, della posizione e movimento del corpo, del calore e via dicendo che si traducono in diverse tipologie di immagini non solo visive.


Questa interpretazione della rappresentazione interna alla coscienza degli stimoli provenienti dai sensi è frutto degli studi condotti da Silo e dai suoi collaboratori dagli anni ’60 ad oggi e descritti nelle sue opere di Psicologia Umanista.


Attraverso questa visione psicologica ed esistenziale del funzionamento dello psichismo umano abbiamo condotto degli studi sulle varie forme di rappresentazione pittorica in relazione agli stimoli e alla loro espressione visiva nella pittura.


Questi studi ci hanno consentito di comprendere il punto in comune delle diverse forme espressive che abbiamo differenziato nel numero di nove grandi tipologie.
Comprendere le differenze tra le funzioni espressive ed interiori di queste nove tipologie ci porta a valorizzarne gli aspetti comuni e distinti con l’obbiettivo di sperimentare ed utilizzare più “linguaggi” possibili.


Un artista che sappia utilizzare con maggiore consapevolezza queste forme ha sicuramente maggiore possibilità di adeguare il proprio operato ai fini comunicativi ed espressivi, perché possiede una conoscenza più ampia e consapevole dei mezzi pittorici.
Come un attore, il pittore che si è cimentato nello studio di queste forme, usa a suo piacimento le diverse tonalità e sfumature del linguaggio formale e cromatico e non rischia di rimanere schiavo di uno stile o di un modo per incapacità di gestirne i vari aspetti.

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