Parte XI - INTENZIONALITA'

Mossi dal desiderio creativo che cerca un suo “oggetto” mentale da realizzarsi nel mondo, si procede trasferendo i propri contenuti interni organizzandoli, con la carica energetica dell’espressione della prima quaterna, ma in questo caso frutto di una maggiore complessità e affinamento. Si tratta di uscire dal rapporto istintivo immediato, e di costruire una composizione in cui si sommino diversi momenti creativi e di ispirazione. La pittura si fa costruzione di più elementi, come se da una poesia si passasse a comporre un poema. La materia esterna eleva e fa crescere la materia interna, verso un’entità energetica guidata dall’intenzione dell’operatore che si formalizza in un Proposito. Questa intenzione è guidata dalla connessione con ciò che chiamiamo Realtà Pura. Si realizza un’opera che funga da processore o trasmutatore energetico attraverso un lavoro che toglie tutto ciò che è secondario lasciando sul quadro l’essenziale.

 

Dove vuoi andare e cosa vuoi essere

Si opera integrando i passi precedenti e superandone e affinandone i contenuti. Nel laboratorio 8 abbiamo incorporato l’uso dei sensi cenestesico e cenestesico per orientare l’attività estetica, nel 9 abbiamo imparato a tradurre istintivamente gli stimoli visivi in maniera caotica per poi trasformarli seguendo una via di purificazione e di elevazione, nel 10 abbiamo trasformato allo stesso modo gli stimoli interni.

In questo laboratorio, in cui sappiamo trasformare la materia pittorica, cercheremo di trasferire sul foglio gli stati più elevati dell’energia, ovvero cerchiamo di immaginare e rappresentare sensazioni sottili, eteree. Ci muoviamo quasi per contrasto alle traduzioni del 9 e del 10, riprendendo le sensazioni ottenute alla fine dei processi di purificazione come base di partenza.
Si prendono i lavori precedenti e ci chiediamo cosa può essere tolto. L’obbiettivo è arrivare al suono del silenzio, ovvero a quei movimenti estetico/energetici che generano in noi profonda pace, allegria, distensione, libertà, e tutte quelle sensazioni che abbiamo cercato di ottenere fin dall’inizio del percorso.

Dobbiamo chiederci: che cosa è essenziale?
Inizieremo a “svuotare” il nostro primo lavoro, mantenendo solo gli elementi essenziali. Opereremo una riduzione eidetica di tipo pittorico. Ci domanderemo e lavoreremo con le essenze.
In questo lavoro potremo incontraci con l’Intenzionalità Pura, che altro non è che quella volontà profonda che ci spinge senza che sia coinvolto l’io, come una energia che sostiene tutti gli altri esseri umani e forse tutto l’universo.
L’obbiettivo estetico sarà quello di avvicinarci a quella che definiamo Realtà Pura, in cui si esprime lo spirito umano animando l’opera d’arte.
Questa tendenza a raggiungere, per approssimazione, questa dimensione purificata dalle ansie e dalle paure indotte dal nostro essere individui storici e sociali è ciò che muove l’arte trascendentale.


Obiettivi Artistici e Tecnici
Riuscire a interpretare con differenti tecniche realistiche gli stimoli interni e fantasiosi sul supporto.

Obiettivi Esistenziali
Superare le proprie paure e i pregiudizi per cogliere e vedere i segni del sacro dentro e fuori di noi.

Obiettivi Spirituali
Cercare di connettersi profondamente con l’oggetto in questione e “interiorizzare” la visione sposandola più all’interno e più in alto cercando la connessione col Profondo.

Argomenti del seminario: Relazione tra arte e intenzionalità pura, Il Proposito, L’Astanza, La Realtà Pura o Forma Pura.

 

 

>>> Parte XII - TRASCENDENZA

Per ingrandire utilizza i tasti Control e + (browser IE 7.x MF 3.X)

Tutti i contenuti del sito sonotutelati dai diritti di Creative Commons