Parte III - SPAZIO

I segni e le allegorie prodotte dall’artista non vivono isolate ma in uno spazio che le contiene e che le mette in relazione tra loro. Questo spazio è la proiezione dello spazio interno di rappresentazione in cui non è indifferente la posizione e il rapporto tra i diversi contenuti espressi. Per comprendere i significati allegorici dello spazio bi-dimensionale bisogna, come in ogni passo, osservare e domandarsi sulle differenti sensazioni che esso restituisce in relazione alla collocazione delle forme nel foglio.

 

Le forme come organizzatrici dello spazio

In uno spazio “vuoto” non vi sono tensioni. Ma se poniamo al suo interno una forma essa diventa referente per il nostro occhio. Se a questa prima forma ne aggiungiamo delle altre vedremo che si stabiliscono vari tipi di relazione, di tensione, di movimenti.
La forma vive di due spazi: quello suo proprio, interno, e quello in relazione all’ambiente.


Nel primo e secondo laboratorio abbiamo sperimentato come le forme siano espressione delle energie di differente tipo. Le forme come creazione umana nascono da una modificazione di uno stato energetico. Nel disegno e nella pittura esse partono da una esperienza sensibile del mondo, per poi essere elaborate dalla coscienza ed essere nuovamente imprese su una superficie. In tutte le fasi evolutive della forma vi è una circolazione di energia sotto forma di impulsi, che partono dal mondo, vengono percepiti dai sensi, poi elaborati dalla coscienza ed infine nuovamente trasmessi attraverso il corpo su una superficie. La forma è frutto di un movimento, di una forza energetica dinamica ed in costante mutazione.
Ciò che ci interessa in questa fase è il fatto che la dinamica di una forma non cessa di esistere nel momento in cui essa si “fissa” su un supporto o campo. Questa dinamica continua nell’osservatore ed è alimentata dalla sua relazione con lo spazio e con altre forme.
Vi sono quindi una dinamica interiore, legata ai vissuti che hanno portato a quella formazione, una dinamica esteriore nel campo, e una terza dinamica che continua nell’osservatore. Siamo quindi di fronte ad una forma apparentemente statica, ma che in realtà presenta un suo processo, una sua vita e una sua anima.

Queste forme sempre vivono in uno spazio e che senza queste forme questo spazio (la tela, la carta o un qualsiasi supporto) non avrebbe significati. Si tratta di dare un significato non solo alle forme ma anche allo spazio che diventa vivo, si anima perché è determinato da forme, che ne sono i contenuti e che ne caratterizzano un “vissuto”. Ad esempio la casa dove vivete credete che sia formata dalle pareti, ma in realtà le pareti vuote non hanno “vita”, ciò che anima lo spazio sono i vostri oggetti, che sono caricati energeticamente e che danno significato allo spazio, lo conformano, lo disegnano. Questo è uno spazio ricco di contenuti, di affetti, di significati. A noi non interessa lo spazio cartesiano, ma quello vitale in cui avvengono delle vicende, in cui si manifestano dei fenomeni, dei comportamenti formali.
Distinguiamo due spazi: uno di esecuzione, ossia il supporto o campo che ospita l’immagine che è piatto, bi-dimensionale, e un altro illusorio tri-dimensionale che è l’immagine rappresentata.
Al primo lo chiamiamo “Campo” al secondo “Spazio di Rappresentazione”.
In questo laboratorio analizzeremo studieremo il Campo e nel prossimo laboratorio ci si dedicherà allo Spazio di Rappresentazione.

Obiettivi Artistici e Tecnici
Comprendere il rapporto tra forma e spazio. Studio di composizione e teoria del campo. Ausilio della tecnologia per fini artistici.

Obiettivi Esistenziali
Capire le corrispondenze tra forme nello spazio e contenuti mentali ed emotivi.

Obiettivi Spirituali
Connettersi con la nostra essenza di esseri “spaziali” che esistono nello e in funzione di questo spazio dove poter soddisfare le nostre esigenze.

Argomenti del seminario: le forme come organizzatrici dello spazio, Lo spazio bidimensionale: il campo, La fenomenologia della percezione, Composizione formale, Teoria del Campo e Simbolica, Le leggi visive, Le leggi del contrasto, Lo spazio nascosto: l’azione celata del simbolo, Punti attenzionali, La griglia.

 

>>> Parte IV - PROFONDITA'

Per ingrandire utilizza i tasti Control e + (browser IE 7.x MF 3.X)

Tutti i contenuti del sito sonotutelati dai diritti di Creative Commons